ESERCIZIO: Mettetevi di fronte ad uno specchio ed analizzate tutte le espressioni di cui siete capaci, dalle allegre alle più tristi. Cercate quindi di fissare le caratteristiche di ognuna di esse, catalogandole a seconda della posizione degli occhi, delle palpebre, delle sopracciglia e delle labbra.
martedì 15 dicembre 2009
Le Espressioni nei Fumetti
ESERCIZIO: Mettetevi di fronte ad uno specchio ed analizzate tutte le espressioni di cui siete capaci, dalle allegre alle più tristi. Cercate quindi di fissare le caratteristiche di ognuna di esse, catalogandole a seconda della posizione degli occhi, delle palpebre, delle sopracciglia e delle labbra.
domenica 15 novembre 2009
Esasperazione dei Movimenti
Nell'esempio riportato qui sotto possiamo vedere tutti i passaggi, dalla figura base (volto maschile frontale standard) fino ad arrivare all'espressione successiva, diretta derivazione di quest'ultima.
ESPRESSIONE BASE - CONTRITA - AFFLITTA (da sinistra a destra)
Come possiamo notare, il passaggio dall'espressione contrita a quella afflitta avviene con un restringimento degli occhi, un accentramento della posizione della bocca e un cospicuo aumento delle rughe di espressione nella zona della fronte e del mento.
ESPRESSIONE BASE - ACCIGLIATA - IRACONDA
Qui invece, nel passaggio dall'espressione accigliata a quella iraconda, oltre all'accentuarsi della posizione di sopracciglia e bocca c'è anche il formarsi delle rughe di espressione ai lati del naso, che aumentano il senso della "perdita di controllo" tipica delle espressioni esasperate. Se invece vogliamo esasperare ulteriormente l'espressione possiamo avere ulteriori passaggi, fino al limite di movimento dei muscoli facciali.
ESPRESSIONE BASE - STUPITA -SPAVENTATA - TERRORIZZATA (da sinistra a destra, prima sopra poi sotto)
Qui abbiamo un passaggio espressione normale - stupita - spaventata - terrorizzata.
Abbiamo già visto quali sono i movimenti facciali nel passaggio da normale a stupita. Nei passaggi successivi ci sono altri movimenti muscolari da descrivere nel dettaglio passo per passo.
Nel passaggio da stupito a spaventato la bocca si apre lasciando intravedere le due file di denti, gli occhi si allargano e le sopracciglia si inarcano maggiormente creando rughe di espressione sulla fronte.
Nel passaggio immediatamente dopo, da spaventato a terrorizzato, si arriva al massimo della possibilità di movimento dei muscoli facciali coinvolti: le rughe di espressione sulla fronte aumentano vistosamente e si accentuano dove erano già presenti; gli occhi si allargano ancora di più e le sopracciglia si spostano di conseguenza, cambiando anche l'inclinazione (assumendo una posa più da espressione sofferta); la bocca si allarga ulteriormente lasciando intravedere anche delle porzioni di gengiva sotto i denti e si formano ulteriori rughe di espressione ai lati.
In ultima analisi, l'espressione del viso dice molto anche del carattere del personaggio che la assume. Una espressione tipica su un personaggio dà un'idea del suo carattere generale e aiuta, nella fase di caratterizzazione, a definirne meglio la psiche e le abitudini.
Dunque, l'uso delle espressioni facciali è uno strumento che può essere utilizzato anche nella fase di "caratterizzazione dei personaggi".
giovedì 15 ottobre 2009
Le Espressioni del Viso
Anzitutto gli occhi, che più di ogni altro elemento danno un'impressione chiara dello stato d'animo del personaggio: infatti la mobilità dell'occhio sta nel suo stringersi o allargarsi (che può essere un tratto caratteristico di alcune espressioni peculiari come il terrore, lo spavento o la tristezza) e nell'azione combinata che compie assieme alle sopracciglia, che quasi mai si muovo senza coinvolgere gli occhi. Il loro movimento, ad esempio, può indicare di per sé passioni assai diverse: si alzano per esprimere sia meraviglia che spavento, si abbassano e si aggrottano quando c'è rabbia, o per semplice concentrazione.
Un altro elemento molto mobile è la bocca, che può assumere una gamma di forme pressoché infinita, grazie ai numerosi muscoli facciali che ne determinano i movimenti: la bocca può essere spalancata, storta, allargata, stretta etc. etc.
In ultimo il naso, assieme alle rughe di espressione che sono di importanza fondamentale. Il primo si muove sia in relazione ai movimenti della bocca, sia in modo proprio, anche se in questo secondo caso si tratta di movimenti assai limitati che consistono nello spostamento delle sue parti laterali, quelle appena sopra le narici. Le seconde invece, sono caratteristiche delle espressioni più "tirate" o passionali: più rughe ha un'espressione, più lo stato d'animo (in genere) è forte o sentito. Le rughe in ogni caso sono collocabili solo in alcune zone del viso.
Le varie espressioni facciali derivano dai movimenti combinati (o alternati) di questi elementi: possono esserci sia espressioni molto esasperate sia espressioni "semplici", derivanti da movimenti limitati e controllati. Le espressioni-base che si possono evidenziare a proposito del viso sono infinite, data la mobilità degli elementi sopra citati e le infinite possibilità di combinazione tra i medesimi.
Ecco qui sotto riportati alcuni esempi di espressioni-base: per facilitare la comprensione dei movimenti muscolari facciali ad ogni esempio verrà affiancato il viso maschile standard.
ESPRESSIONE INDIFFERENTE (fig. a destra)
Come si può vedere, sono stati accentuati gli aspetti "neutri" del viso, eliminando tutto ciò che può far pensare ad una qualsiasi espressione, come le fossette ai lati della bocca e l'inclinazione delle sopracciglia.
Quando invece la figura assume l'espressione "astiosa", i tratti del viso si caratterizzano maggiormente: la bocca si inarca in basso e le sopracciglia convergono verso gli occhi inclinandosi all'interno, con la conseguente formazione di varie rughe di espressione all'inizio del naso.
ESPRESSIONE CONTRITA
Stessa cosa avviene per l'espressione contrita, che mantiene la medesima posizione della bocca, pur avendo una diversa disposizione delle sopracciglia (inverse, secondo lo stesso rapporto che lega i sentimenti contrastanti astio-contrizione) e una diversa posizione degli occhi.
ESPRESSIONE FELICE
Qui abbiamo la stessa posizione delle sopracciglia dell'espressione sorridente, combinata con occhi più spalancati e la bocca semi-aperta con le labbra parzialmente rilassate.
martedì 15 settembre 2009
Come Disegnare la Testa da Tutte le Angolazioni
1. Ecco una testa vista di fronte
Per disegnare una testa che guarda in su o in giù (esempi 1, 2 e 3), curva verso l'alto o in basso la linea orizzontale; mentre per disegnarne una che guarda in su e di lato (esempio 4), curva entrambe le linee che l'attraversano.
E adesso riprendiamo l'esempio del "Pifferaio di Halmen" ed andiamo ad analizzare il suo profilo...
...ed il profilo della nostra guardia visto da 3/4:
mercoledì 15 luglio 2009
La Testa di un Personaggio Fumettistico
3. Una volta disegnati i dettagli del viso, cancella le due linee perpendicolari
Il naso, che collocheremo sull'asse dell'altezza, presenta caratteristiche decisamente innaturali, eppure non saremmo in grado di tracciarlo senza conoscere la struttura anatomica della testa.
mercoledì 1 luglio 2009
Particolari della Figura Umana: a) La Testa
Le due linee che passano per la base del naso e i sopraccigli fissano anche posizione e lunghezza dell'orecchio; ma si noti che la testa, nella vista frontale, tende sempre a spostarsi indietro e a far alzare il mento: sicchè l'orecchio si abbassa un pò.
La larghezza del naso la si può stabilire con due linee fatte scendere dagli angoli interni degli occhi; e lo stesso dicasi per l'ampiezza della bocca, con due linee che scendono dal limite interno delle pupille.
Se vogliamo disegnare il profilo, il cerchio che inscrive il cranio si espande in un'ellisse; e l'orecchio deve situarsi poco dietro la linea che divide a metà la distanza tra fronte ed occipite.
Per chi vuole avere una dimensione precisa del cranio, si consiglia di stabilirne il diametro in tre quarti dell'altezza scelta per il modello. Come si vede nella figura qui sotto, avremo la larghezza del profilo aggiungendo un quarto al diametro in questione: ciò vuol dire che dalla nuca alla fronte c'è una distanza uguale all'altezza scelta.
La testa della donna non differisce sostanzialmente da quella maschile.
Essa appare in genere meno "ossuta", con rilievi muscolari, specie nel viso, più dolci e meno visibili. I lineamenti sono di solito più delicati: naso minuto, bocca piccola ma con labbra accentuatamente curve, occhi meno infossati, sopraccigli più alti; e l'insieme del viso tende ad un ovale dalle linee ben raccordate.
Nello scorso articolo abbiamo accennato al permanere invariato dell'altezza del corpo umano dall'età adulta in avanti, in relazione al fatto che con l'avanzare degli anni aumentano, invece, di norma, le misure di corposità trasversale.
Abbiamo anche detto che l'altezza della testa dell'adulto rappresenta, secondo il canone proposto, un ottavo dell'altezza totale del corpo, e serve da modulo di riferimento.
E' bene adesso dare qualche chiarimento sul corpo in crescita, che andrò ad analizzare meglio nel disegno di un personaggio a fumetti. Se guardiamo un bambino nel primo anno di età, ci accorgiamo subito che la testa è molto grande rispetto al corpo: in linea di massima, essa rappresenta un quarto abbondante dell'altezza totale del bambino.
A 3 anni, la testa è circa un quinto dell'altezza; a 5 o 6 anni, un sesto; a 10 o 12, poco meno di un settimo; e a 21 anni, definitivamente un ottavo. Come si può notare, c'è un'evidente diversità nel ritmo di crescita delle singole parti del corpo: dalla nascita alla piena maturità le gambe crescono quattro volte tanto, mentre la testa aumenta in altezza solo della metà.
QUESTI DATI OVVIAMENTE, SONO PURAMENTE INDICATIVI DI UNA MEDIA.