martedì 15 dicembre 2009

Le Espressioni nei Fumetti

Molto più divertente risulta il disegno delle espressioni nei fumetti: la raffigurazione delle emozioni può venire realizzata sia attraverso la gestualità di un corpo che attraverso l'espressione di un volto.

Spesso si dimentica quale sia la differenza tra disegnare il volto di un personaggio e animarlo, cioè dargli un'emozione propria.

L'ANIMAZIONE è lo studio del movimento e dell'emozione: è creare un personaggio che sia convincente e che il pubblico possa amare o odiare.

Per dar vita ad un personaggio, quindi, occorre dotarlo di diverse espressioni: a volta basta aggiungere o cambiare qualche tratto, come abbiamo potuto ampiamente vedere nel disegno delle espressioni umane.

Anche nei personaggi fumettistici, nel disegnare le varie espressioni, sono interessati principalmente occhi e bocca. Gli occhi, assieme alle sopracciglia, hanno la caratteristica fondamentale di comunicare, meglio di ogni altra parte del corpo, uno stato d'animo.

Oltre alle pupille, anche le palpebre e le sopracciglia concorrono a determinare un preciso sentimento: basta arcuarle nel modo giusto e si otterrà l'espressione desiderata.

La bocca è un dettaglio del viso altrettanto importante, che comunica un determinato significato: ed è proprio la combinazione occhi-bocca che rende perfettamente comprensibile lo stato d'animo di un personaggio a fumetti.

Passiamo adesso, dopo la necessaria teoria, alla pratica:

1. Per primo, un VOLTO ARRABBIATO

E' per merito delle palpebre e soprattutto delle sopracciglia, la cui curvatura interna si presenta abbassata che riusciamo ad ottenere il risultato desiderato. La bocca è semi-aperta e digrigna i denti.
Anche la stesura del colore è molto utile per concorrere a definire questo tipo di espressione: infatti, se coloriamo di rosso il volto del nostro personaggio, si desume che questo tizio è arrabbiatissimo.

2. Più o meno allo stesso modo si procede per il secondo esempio, relativo ad un VOLTO ALLEGRO
In questo caso le sopracciglia rivolgono la loro curvatura interna verso l'alto. Anche le labbra sorridenti hanno gli angoli rivolti verso l'alto.

Esistono decine di espressioni che un medesimo personaggio può assumere...
... in questa sequenza stiamo vedendo le principali, a cui si può fare riferimento per realizzarne ulteriori.

Le immagini appena viste ci consentono ora di cimentarci a disegnare altre espressioni:

VOLTO SPAVENTATO
Per definire l'immagine di un personaggio "spaventato", si deve impostare un'espressione generata da palpebre sgranate, sopracciglia tese al massimo: il tutto per sintetizzare il suo improvviso stato di paura.
La bocca, poi, definisce l'immagine con un probabile urlo di terrore.

Passiamo ora a realizzare un VOLTO SEVERO
In questo caso gli occhi, per comunicare un'espressione severa, devono presentare pupille di questo tipo, sopracciglia con questa configurazione e labbra serrate.

Ed ecco adesso l'immagine di un personaggio PERMALOSO raffigurato da questo simpatico cagnolino:

Il permaloso, per sua natura, presenta una particolare fisiognomica, vale a dire un certo tipo di occhio, di bocca e di naso.

Anche per un'espressione SORPRESA il procedimento è simile:

Questo personaggio assume un'espressione sorpresa grazie ad un certo tipo di occhio che appare spalancato, le sopracciglia seguono la cerchiatura delle palpebre (sembrano bloccate in una posizione di paralisi), la bocca è semi-aperta, come se fosse rimasta senza parole.

Vediamo adesso come si disegna un personaggio PIANGENTE: il viso di riferimento è quello di un uomo molto triste. Le lacrime rendono l'immagine inequivocabile.
Vi ho illustrato le espressioni decisamente più ricorrenti, quelle che impegnano molto spesso il disegnatore di fumetti.

E' anche interessante dire che:

1. l'effetto dei cambiamenti d'espressione può venire efficacemente aumentato, se si ricorre ad opportune deformazioni del corpo o parti di esso: uno scatto improvviso, ad esempio, è accentuato da un allungamento, mentre una rabbia a malapena contenuta, da uno schiacciamento esagerato;

2. ad ogni espressione del viso si accompagna un relativo e complementare movimento del corpo, delle braccia e, soprattutto, delle mani. Questo aiuta ulteriormente un personaggio a palesare un suo stato d'animo e a farne partecipe il lettore di un fumetto.

L'esagerazione e la gestualità, però, necessitano di un approfondimento a parte: andrò quindi ad esaminarli meglio più avanti.

ESERCIZIO: Mettetevi di fronte ad uno specchio ed analizzate tutte le espressioni di cui siete capaci, dalle allegre alle più tristi. Cercate quindi di fissare le caratteristiche di ognuna di esse, catalogandole a seconda della posizione degli occhi, delle palpebre, delle sopracciglia e delle labbra.


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