mercoledì 15 luglio 2009

La Testa di un Personaggio Fumettistico

Dopo aver spiegato come si disegna la testa nella figura umana, avendo ben chiare le proporzioni tra le sue diverse parti, proviamo ora a disegnare la testa di un personaggio fumettistico.

Quando abbiamo parlato della "Composizione delle forme base" si è detto che attraverso dei semplici cerchi è possibile costruire un personaggio.

Le 4 fasi principali sono:

1. Disegna un cerchio e traccia a matita due linee perpendicolari
2. Disegna il naso dove le linee si incrociano, le orecchie a livello del naso e gli occhi più in su

3. Una volta disegnati i dettagli del viso, cancella le due linee perpendicolari

4. Completa il viso del personaggio utilizzando matite o pennarelli dai colori vivaci.

Ovviamente, quella che abbiamo disegnato è una figura semplice: ma conoscendo queste regole di base è possibile poi giocare sui tratti del viso e deformarli a nostro piacimento.

Così, impostando un semplice lay-out, tracciando prima un ovale, poi l'ovale appoggiato su una forma leggermente trapezoidale e segnando l'asse della figura e l'allineamento degli occhi, arriviamo gradatamente a raffigurare il volto del "Pifferaio di Halmen".





Il naso, che collocheremo sull'asse dell'altezza, presenta caratteristiche decisamente innaturali, eppure non saremmo in grado di tracciarlo senza conoscere la struttura anatomica della testa.

Anche per disegnare la testa del prossimo personaggio, una guardia, siamo partiti da forme semplici: due cerchi sovrapposti, in cui si inseriscono le ellissi degli occhi e il piccolo cerchio del naso.



L'abilità che abbiamo maturato nel tracciare tratti curvilinei e la conoscenza delle proporzioni tra le parti diventano strumenti del nostro umorismo per disegnare un viso evidentemente perplesso.


mercoledì 1 luglio 2009

Particolari della Figura Umana: a) La Testa

Dopo aver esaminato la figura umana, andiamo ad analizzare uno per uno i particolari tipici più importanti della figura stessa, ponendoli in evidenza separatamente.

Il viso di un personaggio è importantissimo: difatti è proprio attraverso esso che si denota il carattere, l'umore e molte altre caratteristiche. Dunque, visto che tra le parti del corpo umano, certamente la più importante per la caratterizzazione di un personaggio è la testa, è proprio da essa che iniziamo il nostro discorso.

In genere, i protagonisti del fumetto hanno caratteristiche che li rendono umoristici o che mettono in rilievo il ruolo da essi svolto : perciò, ad una rappresentazione di tipo realistico se ne preferisce una più funzionale che, ad esempio, esaspera i lineamenti del volto per potenziarne la loro espressività. Ma per giocare sui tratti del viso e deformarli a nostro piacimento, dobbiamo prima essere in grado di disegnare la testa umana e avere chiare le proporzioni tra le parti.

Nella figura precedente la testa viene divisa a metà dalla linea orizzontale passante per gli occhi; la faccia, a sua volta, si divide in tre parti uguali, segnate dalle linee a,b e c, la prima delle quali limita la fronte alla radice dei capelli.

Questo è uno schema di massima: ma adesso mostriamo con degli esempi come si procede nella pratica.

Stabilita su un asse verticale l'altezza, si segna ad occhio la sommità della fronte in un punto che corrisponderà alla radice dei capelli; e si divide in tre la distanza fra questo punto e quello di base, corrispondente al mento: avremo così dal basso in alto, la posizione del mento stesso, della base del naso, delle arcate sopracciliari e del limite superiore della fronte.
Per impostare la bocca, conviene tener presente che il limite del labbro inferiore cade a metà fra naso e mento. Il volume del cranio è dato da un cerchio che passa per la sommità dell'altezza e tocca, appena in basso, il labbro superiore.

Una orizzontale che passi per l'esatta metà di tutta l'altezza, ci dà l'allineamento degli occhi da un angolo all'altro; mentre la distanza tra l'uno e l'altro è in genere pari a un terzo occhio immaginario posto tra loro.

Le due linee che passano per la base del naso e i sopraccigli fissano anche posizione e lunghezza dell'orecchio; ma si noti che la testa, nella vista frontale, tende sempre a spostarsi indietro e a far alzare il mento: sicchè l'orecchio si abbassa un pò.

La larghezza del naso la si può stabilire con due linee fatte scendere dagli angoli interni degli occhi; e lo stesso dicasi per l'ampiezza della bocca, con due linee che scendono dal limite interno delle pupille.

Se vogliamo disegnare il profilo, il cerchio che inscrive il cranio si espande in un'ellisse; e l'orecchio deve situarsi poco dietro la linea che divide a metà la distanza tra fronte ed occipite.


Per chi vuole avere una dimensione precisa del cranio, si consiglia di stabilirne il diametro in tre quarti dell'altezza scelta per il modello. Come si vede nella figura qui sotto, avremo la larghezza del profilo aggiungendo un quarto al diametro in questione: ciò vuol dire che dalla nuca alla fronte c'è una distanza uguale all'altezza scelta.


La testa della donna non differisce sostanzialmente da quella maschile.



Essa appare in genere meno "ossuta", con rilievi muscolari, specie nel viso, più dolci e meno visibili. I lineamenti sono di solito più delicati: naso minuto, bocca piccola ma con labbra accentuatamente curve, occhi meno infossati, sopraccigli più alti; e l'insieme del viso tende ad un ovale dalle linee ben raccordate.

Nello scorso articolo abbiamo accennato al permanere invariato dell'altezza del corpo umano dall'età adulta in avanti, in relazione al fatto che con l'avanzare degli anni aumentano, invece, di norma, le misure di corposità trasversale.

Abbiamo anche detto che l'altezza della testa dell'adulto rappresenta, secondo il canone proposto, un ottavo dell'altezza totale del corpo, e serve da modulo di riferimento.

E' bene adesso dare qualche chiarimento sul corpo in crescita, che andrò ad analizzare meglio nel disegno di un personaggio a fumetti. Se guardiamo un bambino nel primo anno di età, ci accorgiamo subito che la testa è molto grande rispetto al corpo: in linea di massima, essa rappresenta un quarto abbondante dell'altezza totale del bambino.

A 3 anni, la testa è circa un quinto dell'altezza; a 5 o 6 anni, un sesto; a 10 o 12, poco meno di un settimo; e a 21 anni, definitivamente un ottavo. Come si può notare, c'è un'evidente diversità nel ritmo di crescita delle singole parti del corpo: dalla nascita alla piena maturità le gambe crescono quattro volte tanto, mentre la testa aumenta in altezza solo della metà.

QUESTI DATI OVVIAMENTE, SONO PURAMENTE INDICATIVI DI UNA MEDIA.