giovedì 15 aprile 2010

Particolari della Figura Umana: d) I Piedi

Nelle due scorse lezioni abbiamo incominciato a studiare la struttura base di un personaggio.

In questa lezione tratteremo altri particolari corporei che sono elementi determinanti e caratteristici di certi personaggi.
Vedremo come dev'essere costruito un piede assieme alle sue dita...
...e magari le relative scarpe

Prima però di passare alla pratica è necessario dire che il piede umano è molto simile, come struttura, alla mano. Ma mentre questa ci appare come un allungamento dell'avambraccio, il piede sta ad angolo retto con la gamba.
Un'altra differenza c'è nelle dita, tutte allineate compreso l'alluce.

Detto questo, passiamo ora a disegnare le estremità di un corpo: i piedi.

Per il piede umano si deve partire da una forma base a carattere ovoidale orizzontalmente allungata. Un lato dovrà venire modellato con una linea tondeggiante per configurare il futuro tallone...
...mentre quello opposto con una linea spezzata per dare forma alle ditaCome già detto per la mano, anche le dita dei piedi spesso variano: a volte sono come madre natura ha voluto, cioè 5; altre sono come alcuni originali disegnatori di fumetti hanno preferito, vale a dire sul risparmio, cioè 4
E se questi piedi calzassero delle scarpe?

Vediamo allora come si può procedere. Come esempio base disegniamo la scarpa classica che, per fortuna, è anche la più facile da realizzare.

Per la parte estrema si impone una forma rigonfiata, mentre per la parte relativa al tallone la forma appare più rigida e, sotto ad essa, verrà collocato il tacco.

lunedì 15 marzo 2010

Particolari della Figura Umana: c) Le Mani

Iniziamo questa lezione facendo un passo indietro. Ricordate questo personaggio? Non avevamo definito le sue estremità che, sommariamente, erano state indicate con dei cerchietti.

La mano, assieme
al volto, rende viva l'espressione di un'azione. E' un elemento anatomico che presenta una struttura complicata, anche se quella di un fumetto comico è meno caratterizzata nei dettagli.

Le posizioni che una mano può assumere sono centinaia e ognuna di esse esprime un significato particolare:

a) un'IDEA



b) un SEGNO



c) un MOVIMENTO



d) o un semplice GESTO (il gesto di indicare qualcosa o di sottolineare il discorso)


Disegnare la mano è un lavoro difficile ed impegnativo: per questo motivo è necessario esercitarsi a lungo.


Nel fumetto comico c'è però una curiosa particolarità: la mano non si articola su cinque dita, bensì si quattro. Vi domanderete da dove è nata questa stranezza. Incredibile ma vero, dagli Studi Disney durante gli anni '30. Gli animatori, per sveltire il loro lavoro, pensarono di risparmiare tempo evitando di disegnare un dito per mano. Giunsero addirittura a far calzare ai protagonisti dei guantoni gialli per non raffigurare le pieghe delle loro mani.

Fatta questa precisazione, passiamo adesso alla pratica:

1. anche questa volta iniziamo disegnando una figura ovoidale, a lato aggiungiamo un cilindro (il futuro polso) e imma
giniamo adesso che il personaggio a cui la mano appartiene abbia calzato delle manopole


2. il pollic
e ha una forma più accentuata, soprattutto per quanto riguarda le sue dimensioni rispetto alle altre dita


3. queste ultime, strutturalmente, ricordano il cilindro: quelle di mezzo sono piuttosto simili l'una all'altra



4. il mignolo, per non dare senso di monotonia e immobilità, risulta più piccolo e in posizione diversa. In questo modo la mano prende vita.


Per permettervi di capire meglio la costruzione della mano, il disegno illustrato per primo era volutamente in posizione statica.


Adesso, disegniamo alcune mani costruendole in diverse posizioni. Spetta a voi e alla vostra fantasia cercare di capire a quale atteggiamento sono riferite, come nel caso di questo primo esempio


In questo secondo esempio noterete sicuramente come si parte sempre dalla struttura base per poi concepire differenti espressioni del dorso e delle dita


Sono quindi le dita a dare carattere ad una mano.


Da questi es
empi dovrebbe essere quindi chiaro come partendo dalla medesima costruzione di struttura della mano derivino tutte le altre.




Scarica il Tutorial "Le Mani"


lunedì 15 febbraio 2010

Particolari della Figura Umana: b) Il Corpo

Se siete riusciti a seguirmi nella realizzazione della testa, molto più facile sarà capire come si costruisce il corpo di un personaggio.

La corretta costruzione di un personaggio parte dal suo scheletro, un'impalcatura che ci consente di deciderne o di correggerne l'aspetto e di scegliere pose e atteggiamenti senza sprecare tempo e fatica.
E' il "manichino", di cui ho fatto un accenno quando ho parlato della "Struttura dello Schema".

Che siano eroi, antagonisti, o semplici comparse, ogni autore di fumetti vorrebbe che tutti i suoi personaggi fossero indimenticabili, interessanti e ricchi di particolari d'effetto.
Ma per disegnarli così dobbiamo prima ridurli...all'osso!

Il sistema migliore per impostare la figura umana oppure quella di un animale o di ogni altro tipo di personaggio antropomorfo e soprattutto, per gestirla in azione in modo efficace è infatti quello di trasformarla in uno scheletro rudimentale, un manichino composto da forme elementari: linee e figure geometriche.

E' necessario quindi partire sempre dalle forme base (come la sfera, il cubo, il triangolo), soprattutto quelle circolari, in quanto l'anatomia è caratterizzata da linee curve e non da spigoli vivi.

Costruiamo il corpo di una figura eretta:
1) il busto di questo personaggio ha una forma che ci ricorda una pera2) gli arti sono una deformazione del cilindro, ovviamente modellati per rendere possibile la loro flessibilità

3) non entro ancora nel merito della realizzazione delle mani e dei piedi che tratterò nelle prossime lezioni. Per il momento ci accontenteremo di indicarli con delle forme ovoidali
Come è possibile notare, il personaggio è stato messo in posa in una posizione immobile: il movimento, infatti, è un argomento di cui parlerò più avanti, in quanto necessita di una acquisità capacità nel disegnare.

Un altro esempio lo prendiamo da un noto personaggio creato dal fumettista Carlo Peroni:
1) costruiamo il nostro personaggio partendo da uno scheletro di massima, ossia da uno schema di linee-base
2) definiamo la struttura del nostro personaggio e quindi, costruiamo la massa del corpo attorno ad esso, attraverso linee e figure geometriche...

3) ...modelliamo faccia e membra

4) ...e infine, precisiamo i particolari dando importanza al disegno

Realizziamo adesso lo stesso personaggio ponendolo in 4 posizioni diverse, come se lo osservassimo girandogli intorno, tenendo d'occhio le proporzioni:





E adesso proviamo a disegnare le varie espressioni:

venerdì 15 gennaio 2010

Elementi del Viso nei Fumetti

Saper disegnare compiutamente un personaggio appartenente al mondo dei fumetti significa dover conoscere i particolari dell'anatomia, ovviamente senza scendere nei minimi dettagli.

Andiamo ad analizzare gli "Elementi del Viso":
1) Una notazione fondamentale dev'essere fatta sull'OCCHIO: è molto importante non dimenticare mai che anche l'occhio dev'essere considerato come un oggetto tridimensionale che fuoriesce in parte dalla cavità oculare.
Ne consegue che le palpebre devono perfettamente adattarsi al volume della cornea, com' è possibile vedere nell'esempio che segue:


Qui di seguito viene riportata la sequenza di una palpebra che lentamente si chiude per far comprendere meglio quanto ho appena illustrato: la palpebra non fa altro che seguire la rotondità del bulbo oculare modellandosi su di essa.
Un errore quindi che non dev'essere mai fatto è quello di realizzare un'immagine del genere:
2) Prendiamo adesso in considerazione l'ORECCHIO: l'orecchio, a parte piccole differenze di curvatura esterna, di attacco e di consistenza del lobo, è pressochè uguale in tutti, uomini e donne. La posizione che occupa ai lati del viso non è verticale come tende spesso a disegnarla l'inesperto, ma inclinata: si tratta di un'inclinazione che tende al parallelismo con quella della canna nasale.

Per completezza di esposizione, riporto qui di seguito il disegno dell'orecchio umano:




Molto più semplice, invece, risulta il disegno dell'orecchio di un personaggio fumettistico:
3) Infine la BOCCA che, come abbiamo visto nella precedente lezione, è un dettaglio del viso altrettanto importante, che comunica un determinato significato e che, insieme agli occhi, ci permette di comprendere lo stato d'animo di un personaggio a fumetti.