c) I PENNINI
Ne esistono diversi a seconda della punta:
1. la punta di tipo duro non permette una grande ricchezza di tratti, ma è facile da usare;
2. la punta di tipo morbido, invece, traccia linee più chiare permettendo una maggiore variabilità di tratto.
Il pennino permette infine il tratteggio, così importante nel disegno a fumetti. A lavoro finito ci si deve dedicare alla pulizia che viene fatta grazie all'uso di un panno umido.
d) I PENNELLI
Ne esistono di varie dimensioni, dai più fini ai più spessi. I migliori sono quelli di pelo di martora.
Il pennello permette un tratto variabile a seconda del suo spessore: i più sottili, come ad esempio lo 0 o l'uno, sono indicati per l'uso della china, mentre gli altri per l'acquarello e la tempera. Con il pennello il segno guadagna in fluidità e morbidezza e può essere regolato mediante la pressione sul foglio o l'inclinazione dello strumento.
Il tipo di china consigliata è il NERO PERLA che potrete trovare facilmente in una qualsiasi cartoleria: è un colore che quando è asciutto, mantiene intatta la sua brillantezza.
Il pennello è più maneggevole del pennino e scivola dolcemente sulla carta. Anche i pennelli hanno bisogno di una buona manutenzione: dopo l'uso, devono essere subito lavati ed asciugati e posti in un portapenne verticale.
domenica 1 marzo 2009
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