lunedì 15 giugno 2009

Struttura dello Schema

Per familiarizzare col nostro schema e imparare a servirsene correttamente, soffermiamoci a considerarne le caratteristiche.

La figura in basso è un abbozzo geometrico dello scheletro.

Esso si compone di 4 elementi:

1. TESTA;
2. TORACE;
3. BACINO;
4. ARTI.

I primi tre sono legati dalla colonna vertebrale, mentre gli altri si congiungono in alto al torace e in basso al bacino. Si ricordi che il bacino è la struttura di raccordo fra tronco e gambe, ed è quindi il nodo della mobilità generale. Il pube divide a metà l'altezza totale.

Il cerchio indicante l'estensione del cranio ci dà, riportato di qua e di là dall'asse verticale, la larghezza del torace e del bacino; ciò riguarda naturalmente la visione frontale, perchè di profilo il cranio prende la forma di ellisse e la spina dorsale la caratteristica forma ad esse.

E' bene dedicare tempo e pazienza a questi primi esempi, provando e riprovando a schizzarli a mano libera senza stancarsi; ed è bene insistere nonostante difficoltà iniziali ed errori, fino ad acquistare una certa disinvoltura oggettiva che permetterà di facilitare il lavoro successivo.

Veniamo ora al nudo femminile, che presenta alcune differenze di massima rispetto a quello maschile.
L'altezza media della donna è di solito inferiore a quella dell'uomo; ma noi non terremo conto di questo e useremo anche per lei lo schema che già conosciamo.

Anatomicamente, se poniamo a confronto lo schema maschile con quello femminile, la donna ha la cassa toracica più minuta e affusolata e, quindi, le spalle più strette; più largo è invece il bacino, con le anche più rilevate e l'attacco dei femori più sporgente. Nell'insieme formale, determinato da muscoli più dolcemente raccordati, predomina una morbidezza di linee che è la principale caratteristica della bellezza femminile.

E' necessario dire che le ossa, prese una per una, sono nell'adulto elementi rigidi non soggetti a modificazione; mentre il loro insieme, cioè lo scheletro, è dotato di una straordinaria mobilità, dovuta ad articolazioni e muscoli.

E' interessante rilevare che l'altezza di un corpo umano e il rapporto di proporzione tra le sue parti, sono determinati dallo scheletro; le misure di larghezza e i volumi superficiali dipendono, invece, dal sistema muscolare e anche (a volte in maniera preponderante) dal tessuto adiposo.

Fra l'altezza di un uomo a 25 anni e quella di quando ne avrà 50 o 55, non c'è praticamente differenza; ma se la sua circonferenza media ha da giovane, per esempio, un indice di 90, nove volte su dieci quest'indice salirà col tempo fino a 135: e ciò è dovuto all'aumento progressivo degli strati grassi.

Per disegnare la figura umana, ci si può servire di un manichino: è generalmente in legno e rappresenta nelle linee essenziali la mobilità del corpo umano. Se ne servono molti artisti, in quanto può sostituire negli abbozzi il modello vivo, sia per le proporzioni che per i movimenti.







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