La corretta costruzione di un personaggio parte dal suo scheletro, un'impalcatura che ci consente di deciderne o di correggerne l'aspetto e di scegliere pose e atteggiamenti senza sprecare tempo e fatica.
E' il "manichino", di cui ho fatto un accenno quando ho parlato della "Struttura dello Schema".
Che siano eroi, antagonisti, o semplici comparse, ogni autore di fumetti vorrebbe che tutti i suoi personaggi fossero indimenticabili, interessanti e ricchi di particolari d'effetto.
Ma per disegnarli così dobbiamo prima ridurli...all'osso!
Il sistema migliore per impostare la figura umana oppure quella di un animale o di ogni altro tipo di personaggio antropomorfo e soprattutto, per gestirla in azione in modo efficace è infatti quello di trasformarla in uno scheletro rudimentale, un manichino composto da forme elementari: linee e figure geometriche.
E' necessario quindi partire sempre dalle forme base (come la sfera, il cubo, il triangolo), soprattutto quelle circolari, in quanto l'anatomia è caratterizzata da linee curve e non da spigoli vivi.
Costruiamo il corpo di una figura eretta:
1) il busto di questo personaggio ha una forma che ci ricorda una pera


3) non entro ancora nel merito della realizzazione delle mani e dei piedi che tratterò nelle prossime lezioni. Per il momento ci accontenteremo di indicarli con delle forme ovoidali

Un altro esempio lo prendiamo da un noto personaggio creato dal fumettista Carlo Peroni:
1) costruiamo il nostro personaggio partendo da uno scheletro di massima, ossia da uno schema di linee-base








E adesso proviamo a disegnare le varie espressioni:

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